S.O.S, conoscersi fino in fondo
Aurelia Dedieu è un’artista parigina trapiantata da undici anni a Torino. Per amore, certo.
Ma non solo per quello. Tant’è vero che quando l’amore è finito lei è rimasta qui, a terminare la propria formazione accademica e artistica, innamorata dell’Italia e di Torino in particolare, determinata a unire le diverse anime delle proprie competenze e dei propri interessi, convinta che il linguaggio teatrale, nell’accezione più ampia del termine, sia il veicolo migliore e quello che più le si confà.
Allieva, anche, di Philip Radice e del suo Atelier di Teatro Fisico, l’artista francese una volta diplomatasi è stata per alcuni anni cointerprete di “Funky Pudding”, spettacolo clownesco di e con Luigi Ciotta e diretto da Philip Radice. La clownerie e il registro comico-popolare diventano per lei dunque, il mezzo prediletto non solo per divertire, ma per veicolare contenuti altrimenti troppo ingombranti e ponderosi; ed è ciò che accade anche in S.O.S – Storia di un’odissea psicosomatica, il suo ultimo spettacolo, al debutto al Teatro Gobetti venerdì 6 e sabato 7 gennaio nella sezione “Il cielo su Torino”.
«Volevo parlare di un argomento che mi sta a cuore, e cioè di quanto sia importante conoscersi a fondo, capire che il nostro organismo e la nostra psiche sono un tutt’uno, lavorano e vivono in simbiosi e dunque non è possibile agire separatamente sull’uno o sull’altra».
Nasce così l’idea di un “viaggio tragicomico all’interno del corpo umano”, un percorso attraverso sette organi da conoscere e con i quali tentare di entrare in sintonia in un susseguirsi di gag, canzoni e clownerie. Lo spettacolo, che ha la regia di Giuseppe Vetti, si è sviluppato sin dall’aprile scorso attraverso alcune anteprime e diverse residenze artistiche e solo ora si presenta nella sua forma più compiuta.
Laura Bevione
S.O.S. Storia di un’odissea psicosomatica
Teatro Gobetti
Venerdì 6 gennaio ore 15,30
Sabato 7 gennaio ore 19,30



